(Tutte le foto di questo racconto le trovate nella photo gallery, sezione Dunsborough)
Era un lunedi’ qualunque in una calda e soleggiata Perth, Thommy Naughty Boy, David Gnomo e Micio si dirigevano con una fiammante Daewoo Cielo alla volta di Dunsborough, paradiso per surfisti e alcoolisti anonimi, dato che e’ una zona famosa nel Western Australia per l’abbondante presenza di wineries.
Dopo mezzora di macchina ci accorgiamo di aver dimenticato a casa un bel vassoio pieno di panini e dolcetti, ma vabbe’ dai, non e’ gravissima la cosa! C’e’ anche da sottolineare che quel Lazy Boy di Tommaso ci ha fatto partire alle 10:30 invece che alle 9:30 come da programma, ma vabbe’ dai, un’ora persa non e’ poi cosi’ grave!
Ci fermiamo subito in una petrol station per fare il pieno, e subito vediamo le mie doti nascoste venire allo scoperto: adocchio gli attrezzi per lavare i vetri e mi metto al lavoro (vedi foto nella sezione Dunsborough).
Ok ultimo check della macchina: benzina c’e’, tavole da surf c’e’, Gnomo c’e’, Naughty boy c’e’, acqua fresca c’e’.. dai partiamo! Impostiamo il navigatore e il Tom Tom ci avvisa che fra 4 ore e mezza arriveremo a destinazione.. QUATTRO ORE E MEZZA?? Ma se ieri avevo visto su Google Maps che ce ne dovevamo mettere DUE E MEZZA! Vabbe’, affidiamoci alla tecnologia e avanti a tutta birra!
In effetti il primo dubbio ci viene quando il navigatore ci fa uscire dall’autostrada e ci fa entrare a Mandurah Town Centre! Vabbe’ ci facciamo il nostro bel giretto turistico e via ancora sulla freeway! Arrivando nei pressi di Bunbury il navigatore ancora ci manda verso il town centre… e mobbasta pero’!
Dopo strade senza uscita, navigatore impazzito e sudate epiche, dopo 4 ore arriviamo in ostello!
A prima vista sembra un ostello carino, cucina grossa e ordinata, campetto da beach volley e basket, sala biliardo, sala computer, sala tv e a 100 metri dal mare.. non male dai! Il Micione ha scelto bene per l’ennesima volta 😀
La reception dell’ostello pero’ e’ ancora chiusa, quindi per ammazzare il tempo ci facciamo due tiri a basket, ispezioniamo la zona circostante e da buoni italiani, ci facciamo na bella pasta al sugo!
Finalmente si fanno le 3:30 pm e apre la reception, cosi’ possiamo lasciare le nostre borse in camera, e io mi affitto una bella tavola da surf. Ci avventuriamo verso Yallingup per fare un po di surf, ma dopo un centinaio di metri ecco i primi 10 secondi di paura e delirio: improvvisamente si blocca il volante della macchina e stavamo finendo contro un albero! Ahahah! Dopo una sequele di bestemmie varie, ripartiamo, ma tenendo una velocita’ costante di 60 kmh e occhi sbarrati sulla strada!
Sudori freddi a parte, arriviamo finalmente a destinazione, e il paesaggio che ci aspetta e’ bellissimo e mozzafiato! Spiaggie sterminate, sabbia bianca, mare bellissimo e natura quasi incontaminata.
Parcheggiamo il bolide e ci tuffiamo giu per una ripida discesa fatta di rocce e sabbia che porta al mare, e arrivati in spiaggia la situazione cambia: ora che siamo a pochi metri dal mare ci accorgiamo che le onde sono tutt’altro che amichevoli e dolci, anzi, diciamo che gli aggettivi giusti sono GROSSE E INCAZZATE.
Avanziamo a piccoli passi veloci e scattanti, tipo i Ninja Turtles insomma, e cerchiamo di adocchiare il posto meno MORTALE dove poter surfare. Il nostro esperto David Gnomo Mc Levesi ci guida verso un tratto di mare che “sembra” “VIRGOLETTE” sicuro “CHIUSE VIRGOLETTE” ahhaha 😀
Dai cosa aspettiamo, tuffiamoci in acqua!! SBAAAMMM!! La prima sensazione toccando l’acqua e’ stata tipo: “ok chi mi ha versato una caraffa di ghiaccio sui maroni?” …Effettivamente siamo in un tratto di mare aperto verso l’Oceano, quindi il mare e’ freddino.. ma dai, siamo uomini duri, e avanziamo in mare come dei gamberetti zoppi.
Dopo poco noto pero’ che quel pistola di Thomas non si e’ buttato in mare, ma e’ rimasto a riva a saltellare qua e la fra la schiuma urlando “Ma no ragazzi ho appena mangiato, non me la sento, e poi adesso inizia il David Letterman Show non posso perdermelo! E poi in ostello c’era un bel ragazzone alto e biondo che mi piaceva un sacco quasi quasi torno indietro..”… Beh Tommy Lazy Boy non c’aveva tutti i torti, perche’ dopo un millisecondo mi si para davanti un muro d’acqua di 3 metri pronto a fracassarmi la tavola in due, ma con un guizzo felino mi butto sott’acqua ed evito la morte.
Io e Davide combattiamo con sti mostri di onde per almeno 15 minuti buoni prima di poter superare il punto dove si stava al riparo, mentre Thomas finalmente si decide ad entrare, scaraventato qua e la dalle onde malefiche.
Dopo un’oretta di surf abbastanza inconcludente, il fattaccio: il prode David Gnomo Mc Levesi si mette in piedi su un’onda abbastanza pericolosa, cade e nella caduta la tavola gli finisce sul piede! Io ero in acqua e sul momento pensavo a una normale contusione ma lo vedo uscire dall’acqua zoppicando e sul volto una smorfia di dolore! Tommy viene scatafasciato a riva da un’onda, che secondo lui era almeno alta 15 metri!!! Si si ok! E corre a soccorrere il povero David.. ma dopo un millisecondo vedo che Thomas si disinteressa completamente del povero infortunato e corre nella direzione opposta!!
Ok meglio che esco anche io a vedere che cavolo sta succedendo!
Arrivo a riva surfando su un piede solo un’onda di almeno 27 metri cubi, e vedo che Davide perde parecchio sangue dal piede.. lo trovo in uno stato confusionale, misto perso nel vuoto.. gli faccio alcune domande:
Io: “Davide che e’ successo?”
Davide: “Mboh non lo so”
Io: “Dai stenditi e tieni il piedi sollevato, ti fa male solo il taglio o anche a livello osseo?”
D: ” Mmmmmhh che ne so”
Io: “Si ok ma riesci a muovere il piede, la caviglia?”
D: “Eeeeehhhhhhh.. saaahrhfg.. si si”
Io: “Ma come mai Thomas e’ scappato di la?”
D: “Mboh che ne so”
Io: “Dai ti lego la rashie sulal ferita, sperando che blocchi un attimo il sangue”
D: “Mboh non so prova.. mortacci tua che infermiere che ssssei”
Arriva finalmente Thomas, con gli asciugamani e carichiamo tavole, ciabatte e malato e via verso la macchina! Ancora adesso devo capire perche’ Thomas e’ andato a prendere gli asciugamani, poi e’ tornato indietro, e poi siamo tornati indietro di nuovo tutti alla macchina! Questo Longaronese mi spaventa!
Vabbuo’, carichiamo tutto in macchina e ci lanciamo in strada, alla ricerca di un’ospedale o di un doctor! Da Yallingup verso Dunsboroug ci fermiamo in un chiosco dove un babbeo non ci sa dare indicazioni, poi dopo 10 minuti ci fermiamo da un dottore ma il dottore non c’era quindi ci consigliano di andare a Busselton che c’e’ un’ospedale! Dopo mezzora finalmente Davide muore dissanguato… ahaha no scherzo, arriviamo alla reception dell’ospedale e carichiamo lo sfig… il povero malato sulla sedia a rotelle, mi sembrava tutto davvero troppo comico ma c’era poco da ridere ahahah 😀
Dopo 10 minuti lo portano dentro in Emergency mentre io compilo un modulo di accettazione. Thomas intanto bestemmiava.
Dopo altri 10 minuti esce l’infermiera con la triste notizia…hahah no scherzo 😀 chiede semplicemente se uno di noi due vuole entrare a fare compagnia al malato, e mi offro subito io, macchina fotografica alla mano!
Arrivo da Davide e una terribile scena mi si para davanti: non gli hanno fatto ancora un cazzo! Ahahah sti australiani sono troppo easy going! Vabbe’ passo il tempo scattando foto alla ferita, a gli infermieri, a noi due, mi peso (71 kili), gioco con siringhe infette e roba varia.. ma ecco che finalmente arriva il dottore! Un espertissimo dottore di circa 25 anni spiega che dovra’ fare un’anestesia locale perche’ il taglio e’ abbastanza profondo e che sentira’ un po di male! Dopo circa ventidue punture qua e la finalmente il piede sinistro e’ completamente anestetizzato, e forse anche un po la gamba sinistra.
Ovviamente chiedo al dottore se posso scattare un po di foto, e dopo il consenso, si parte con ago e filo! Dopo un 10 minuti, 5 punti di sutura belli scintillanti, risplendono sul piedino fatato di Davide. Ma…. ma…… il dottore se ne esce fuori con un: “Uhmmm I don’t like that”. Si mette a disfare i punti di sutura e si rimetta cucire! Alla fine, dopo 2 orette di ospedale, e SETTE punti di sutura, siamo di nuovo on the road.
Ore 20, ci dirigiamo verso l’ostello per: docciarci, cambiarci, cercare cibo. Verso le ore 21 eravamo ancora in macchina in giro per il South West Australia, affamati, stanchi, devastati e a tratti incazzati. Ci giriamo tutte le wineries della zona, ovviamente tutte chiuse, ci giriamo tutti i cafe e restaurant di Dunborough e dintorni, e ovviamente tutti chiusi. Ma ci rimane Busselton, che e’ piena di fast food e porcate varie.
Aaahhh ma non vi avevo accennato prima che vicino a Busselton c’era un grosso bush fire e l’aria era diventata irrespirabile!!?? Aaahh mi saro’ dimenticato ve’! Anyway, arriviamo sul posto e tutti i fast food e negozi erano chiusi a causa dell’incendio!
Ottimoooooo!!
AAAhh ma attenzione! All’ospedale avevamo visto delle macchinette con le merendine!! Arriviamo e come tipo 3 morti de fame e andiamo ad assaltare il distributore! Li un australiano ci consiglia un ristorante ma ovviamente dopo mezzora di girovagare nella notte troviamo tutto chiuso.
Torniamo verso Dunsborough e prendiamo una strada sperduta nel nulla e dopo un po di kilometri cosa ci troviamo davanti? CANGURIII!! Thomas era cosi’ affamato, che se c’aveva na fiocina si metteva pure a cacciarli! Con la macchina illuminiamo un bel branco, almeno 10 se non di piu’! Dopo questo incontro inaspettato ci viene un’idea: torniamo all’ostello e rubiamo il cibo a gli altri backpackers!! Idea subito scartata, subito sostituita da: andiamo nell’ostello vicino, entriamo con non chalanche e fottiamo la roba da mangiare. Anche questa idea subito scartata.
Vabbe’ ormai e’ mezzanotte e siamo in ostello, che cerchiamo una soluzione, quando un’americana di Washington DC ci viene vicino e comincia ad attaccare bottone.. come va, che ci fate qua, bla bla bla solite cose.. quando a un certo punto le faccio: “senti c’abbiamo fame, non e’ che ci vendi qualcosa di tuo?” Per la bellezza di 5 dollari ci da 3 banane e un pacco di riso ai 5 cereali. Ottimo affare del cazzo direi 😀
Ci mettiamo a cucinare, ma sto riso fa proprio schifo e Tommy tutto triste e sconsolato se ne va a dormire, mentre io e Davide, impavidi e coraggiosi, sfidiamo noi stessi mangiandoci sto riso che sembrava gomma da masticare.. ao d’altronde la fame e’ fame!
Ci svegliamo tutti l’indomani verso le 9, raccimoliamo le nostre cose e via di nuovo in strada, stavolta verso una bakery consigliata dal nostro David Gamba de legno Mc Levesi. Colazione abbondante e via di nuovo alla volta di Yallingup per sfidare il mare! A sto giro io e il Naughty Boy ci limitiamo a prendere qualche onda in sicurezza, e da notare un’ottima prestazione di Thomas che sta in piedi su un’onda che secondo lui era alta almeno 10 metri. Dopo sta breve surfatina stavolta il Micione prende in mano la situazione e si mette al volante, per la prima volta in Australia!! Dopo un po di panico e paura, la strada scorre tranquilla sotto di noi e arriviamo in una brewery (dove fanno la birra) per rifocillarci! Dopo un ottimo pasto, una buonissima caraffa di strawberry beer e una partita al biliardo rotondo, torniamo all’ostello per riportare la mia tavola e farci una doccia. In ostello ho anche contrattato con il boss per accaparrarmi una sua surfboard, ma senza successo.
Ci sono ancora io alla guida sulla via del ritorno, stavolta la strada la sappiamo e in due ore e mezza arriviamo a Perth. Arriviamo verso le 21 e andiamo a cena dalla famiglia di italiani che ospitano Davide, e dopo un altro buonissimo pasto e una ottima conversazione con i padroni di casa, finalmente io e Tommy ci buttiamo per l’ennesima volta in macchina questa volta per andare a casa e rilassarsi finalmente. Perche’ sto trip e’ stato tutto fuorche’ rilassante.. ma il bello della vita e’ proprio questo: imprevisti, incontri inattesi, risate e australia. The Real Australia.
Cyaaaa
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